Cosa è l’ottimizzazione SEO e perché farla

Cosa è l'ottimizzazione SEO e perché farla. Quali vantaggi ci sono?
Pietro Soddu
seo ottimizzazione

La SEO è quel procedimento che ottimizza ogni elemento di un sito con lo scopo farlo trovare su Google migliorando l’indicizzazione e la performance complessiva.

L’obiettivo finale di queste operazioni di ottimizzazione è massimizzare il traffico da Google, cioè fare in modo che il sito sia trovato attraverso delle ricerche specifiche, che gli appartengono.

Se sei il proprietario di un sito che ha interesse a ricevere traffico, per qualsiasi motivo, non ultimo quello di monetizzarlo e posizionare la propria attività sul web, allora è alla SEO che devi guardare per ottenere il massimo da Google.

Il procedimento della SEO che significa letteralmente Ottimizzazione per i Motori di Ricerca, conosce diverse fasi:

  1. Studio delle parole chiave interessanti
  2. Studio delle ricerche che portano vantaggio (esempio: ricavi, conversioni, lead, click su unità pubblicitarie).
  3. Analisi della concorrenza, cioè sapere quali siti si posizionano nelle prime posizioni di Google per le ricerche derivate dalle analisi.
  4. Scelta delle parole chiave da posizionare seguendo un principio di convenienza e fattibilità.
  5. Audit SEO: analisi dello stato del sito dal punto di vista dell’ottimizzazione, si divide in Audit tecnico, dove si analizza lo stato dal punto di vista tecnico, del codice, dell’ottimizzazione rispetto ai fattori di ranking che possono segnalare a Google la congruità del sito. E poi dal punto di vista dei contenuti: se il sito possieda dei contenuti in grado di posizionarsi e quali produrre in risposta ai concorrenti.
  6. Ottimizzazione dei fattori on page, ad esempio i meta name title, i meta tag description, le immagini, la struttura di navigazione.
  7. Creazione / ottimizzazione dei contenuti attraverso una mappa editoriale. Applicazione di strumenti avanzati come i dati strutturati (microformati). Ottimizzazione delle pagine presenti, trasformandole in landing page che convertono. Analisi dei percorsi di conversione.
  8. Velocizzazione del sito in tutti i suoi elementi, per migliorare il posizionamento attraverso un’esperienza per l’utente, da mobile, ottimale.
  9. Ottimizzazione degli aspetti legati al posizionamento su Google Maps, se l’attività è locale, e quindi applicare i principi di local SEO.
  10. Monitoraggio delle SERP e aggiustamento. Si monitora la performance generale del sito attraverso strumenti come Google Search Console e Google Analytics; si impostano le linee guida per il monitoraggio del posizionamento, si risponde agli aggiornamenti di Google, in particolare alzando di livello la qualità dei contenuti.

Perché fare SEO sul tuo sito e ottimizzarlo per i motori di ricerca?

Parafrasando Search Engine Journal, un noto sito del settore:

La SEO è il modo più valido ed economico per capire e raggiungere i clienti nei momenti più importanti.

A differenza della pubblicità tradizionale, che raggiunge gli utenti seguendo una schema di segmentazione demografica dei gusti e degli interessi, quando un sito è visibile su Google è l’utente che raggiunge l’inserzionista.

La segmentazione avviene attraverso le parole chiave e quello che io chiamo un percorso di discovery ovvero di acquisizione della consapevolezza della natura della mia ricerca.

Non sempre l’utente trova ciò che cerca, ma spesso non sa quello che cerca esattamente, lo scopre attraverso una serie di ricerche.

La natura della monetizzazione del traffico poi determinerà se queste ricerche possano essere intercettate per lo scopo che io, proprietario di un sito che deve essere monetizzato, determino fin dal principio.

Se possiedo un e-commerce lo scopo è vendere. E posso vendere più prodotti posizionando il mio negozio online per parole chiave che denotano un interesse all’acquisto. Non ha senso posizionarmi per parole chiave troppo generiche.

Se però ho un sito che dà solo informazioni e che monetizzo attraverso i click sugli annunci pubblicitari, allora posso avere interesse a portare traffico contestuale, nemmeno troppo specifico.

Per questo motivo la SEO è molto importante: è economica rispetto ad altri modelli di investimento pubblicitario, e soprattutto lascia a Google l’onere di segmentare il profilo ideale di utente interessato a compiere le azioni che desideriamo.

Se possiedo uno studio medico e ho interesse ad avere più pazienti in città, l’applicazione dei principi della SEO su base locale, geografica, può aiutarmi a ottenere più contatti. Cioè chiamate, richieste di appuntamento via email e così via.

Mi basta avere un sito ottimizzato alla perfezione per trovare clienti, non devo scomodarmi ad andare a cercarli. Sono già loro che cercano me.

Perché la SEO è importante?

Perché volente o nolente gli utenti utilizzano Google, quindi esserci è fondamentale. Gli utenti si fidano di Google e guardano al motore di ricerca come a un grande raccomandatore di informazioni utili, dettagli, indicazioni di ogni tipo.

Gli utenti si fidano di Google e attribuiscono un valore intrinseco al ranking di Google, nel senso che attribuiscono delle qualità alle pagine posizionate che si trasferiscono immediatamente al marchio o al nome del sito.

Per gli utenti, un’azienda o un professionista posizionato meglio su Google è di riflesso un’azienda o un professionista più meritevole. Anche se tutto ciò non ha alcuna attinenza con i valori espressi realmente sul campo, come direbbero gli sportivi.

Il traffico su Google è stratificato, le ricerche sono migliaia per gli argomenti ogni giorno, da tutte le parti del mondo. Per cui c’è spazio per tutti, ma Google ovviamente limita la prima pagina a soli 10 posti. E c’è una differenza enorme tra essere primo su Google – possibile solo con l’ottimizzazione e il posizionamento – ed essere in seconda pagina.

Le statistiche suggeriscono che per le ricerche in media il 30% degli utenti clicca sulla prima posizione. Ma questo dato scende già al 12% se si è in terza posizione.

I numeri sono comunque interessanti. In ricerche particolarmente remunerative sono destinati a fare la differenza. Oltre la prima pagina questi dati sbiadiscono. E gli utenti non vanno mai in seconda pagina perché Google è sufficientemente preciso da suggerire le pagine buone in vetta.

Quali siti hanno vantaggi nell’applicare la SEO

Nel corso della mia lunga carriera di digital marketing ho incontrato settori nei quali la SEO è meno indicata.

Ad esempio alcuni ambiti BTB. Ma in linea generale, se il proprietario del sito ha chiaro quello che sta proponendo all’utente, l’ottimizzazione SEO si può applicare a tutti i siti.

Ma ci sono alcune attività online che possono trarre un enorme beneficio.

  • Studi professionali locali.
  • Tutte le attività locali.
  • Business online.
  • Aziende e PMI.
  • Studi medici.
  • E-commerce e portali.
  • Siti con vocazione nazionale, che operano a distanza o via telematica.

Per applicare i principi dell’ottimizzazione leggi pure questo blog, oppure contattami per un preventivo seo.

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